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Dopo Colombaro e Casinalbo, da venerdì sera anche a Formigine e Magreta sono stati formalmente istituiti dei gruppi di controllo di vicinato, presenti il sindaco Maria Costi e il comandante della Polizia Municipale Mario Rossi. Sono una trentina circa a Magreta e altrettanti a Formigine i cittadini che si sono resi disponibili a contribuire alla sorveglianza informale della propria zona di residenza cooperando con le forze di polizia al fine di prevenire e ridurre il verificarsi di reati. Nominati anche i coordinatori dei quattro gruppi formatisi a seconda delle aree di appartenenza (tre a Formigine e uno a Magreta per un totale di sei gruppi operanti su tutto il territorio comunale, con un coinvolgimento di quasi 150 persone). Come sempre, il loro impegno riguarderà la messa in atto di semplici azioni preventive quali scambiarsi numeri di telefono e indirizzi e-mail in modo da contattarsi rapidamente e scambiarsi messaggi e avvisi; affacciarsi al suono di un allarme, dell'abbaiare di cani o di rumori inconsueti; osservare con maggiore attenzione e notare anomalie mentre si svolgono attività quotidiane; segnalare persone sospette e annotare le relative targhe; tenere d'occhio la casa di un vicino durante la sua assenza. E, qualora il cittadino registri una qualche anomalia, suo compito sarà mettersi in contatto tempestivamente con le forze dell'ordine, le sole deputate a intervenire in maniera diretta. Con l'incontro dell'altra sera dunque, prosegue l'impegno dell'Amministrazione per attivare e rendere operativo su tutto il territorio comunale questo strumento di prevenzione importantissimo anche per generare un clima di sicurezza percepibile da tutti i residenti, in particolar modo dalle fasce più deboli come anziani e bambini. Forte della convinzione di dover proseguire su questa strada, il sindaco Maria Costi ha firmato giovedì scorso in prefettura a Modena il protocollo d'intesa che disciplina a livello provinciale il controllo di vicinato. Una firma contestuale a quella di un altro protocollo, quello relativo a "Mille occhi sulla città", un progetto il cui obiettivo è sviluppare un sistema di sicurezza pubblico/privato, nello specifico integrato con gli istituti di vigilanza privata, in una cornice di sussidiarietà e complementarietà. “Nel dibattito attuale sulla sicurezza urbana e nell'ottica della cosiddetta polizia di comunità – dichiara il comandante Rossi – la riattivazione democratica della più importante risorsa sociale, i cittadini stessi, è senz'altro un grandissimo salto evolutivo per il miglioramento della qualità di vita nelle nostre città”. “L'obiettivo di questi progetti – afferma il sindaco Costi – è quello di mettere insieme i soggetti già impegnati sul tema della sicurezza e creare così un tavolo unico. Una collaborazione istituzionale da esplicarsi nel rispetto dei ruoli. Nel senso che va sempre chiarito che garantire la sicurezza attraverso prevenzione e repressione è compito esclusivo delle forze dell'ordine. Nostro compito, compito di un Comune, è fare rete. E' esattamente la strada che stiamo percorrendo e la firma apposta su questi protocolli ne è ulteriore testimonianza”.
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Ultimo aggiornamento: 18-01-2024, 14:29