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Martedì 19 febbraio si è svolto a Sassuolo il primo “Open Space Technology”, l’evento dedicato all’approfondimento delle tematiche digitali aperto a tutta la cittadinanza dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Un momento in cui i cittadini, le istituzioni e le associazioni si sono riuniti per discutere quali progetti intraprendere per lo sviluppo digitale del territorio: in questo articolo riportiamo i risultati della discussione, divisi per tavoli tematici.

Tavolo 1: “Competenze digitali per un mondo digitale”

La competenza digitale: cos’è, come si differenzia, su quali target è necessario intervenire

In tema digitale, uno dei primi obiettivi è senza dubbio quello dell’utilizzo consapevole delle tecnologie: anche se rappresentano uno strumento quotidiano, non devono essere banalizzate o semplificate, anzi è necessario insegnarne approfonditamente il funzionamento, gli aspetti tecnici sia primari che secondari. La conoscenza degli strumenti è un tema da affrontare differenziando politiche formative a seconda dei vari target: non solo le giovani generazioni, ma anche chi è a rischio esclusione (come gli anziani), e più in generale chiunque senta il bisogno di accrescere le proprie conoscenze in tema digitale (per l’utilizzo dei servizi online). Un focus particolare è stato dedicato alle questioni educative e scolastiche: l’alfabetizzazione all’uso dei media e in generale l’utilizzo delle tecnologie nella didattica sono infatti aspetti fondamentali e di cui tenere conto nel progetto di sviluppo digitale dei cittadini.

Le esigenze del territorio

Per rendere attrattiva ed efficace l’educazione all’online è necessario tenere presente anche il mondo offline: può sembrare un paradosso, ma è il mondo fuori dal web offre numerose potenzialità di comunicazione. Per questo, è necessario promuovere le attività di formazione e i servizi online anche attraverso modalità tradizionali, come le campagne cartacee, la comunicazione sui media locali (es.: giornalino comunale), la creazione di appuntamenti di approfondimento nei luoghi di aggregazione. Ciò che quindi è apparso essenziale è la valorizzazione delle reti e delle comunità già esistenti nel mondo offline: sono quelli i luoghi da cui iniziare i progetti di comunicazione e formazione del mondo online. D’altro canto, si è registrata la necessità di impostare attività di educazione civica al digitale, magari realizzata attraverso la creazione di una squadra di mediatori digitali che, in coordinamento con progetti di volontariato o di alternanza scuola-lavoro, possono affiancare coloro che vogliono avvicinarsi al mondo digital.

I target prioritari

All’interno della cittadinanza, è possibile identificare diversi target specifici, ai quale dedicare attività di formazione personalizzate. Senza dubbio gli adolescenti, ai quali è necessario dedicare percorsi di educazione all’uso dello smartphone per evitare fenomeni di dipendenza. I genitori e le famiglie, per impostare progetti che portino ad una comprensione degli strumenti e ad un loro utilizzo consapevole, oltre che ad aumentare la vicinanza tra la sfera famigliare e il sistema scolastico. Infine, gli anziani, i disabili e le categorie fragili: a loro è fondamentale dedicare strategie di inclusione che possano escludere il rischio di emarginazione sociale.

I temi da sviluppare

Durante la discussione sono emersi numerosi campi di intervento per quanto riguarda le politiche di formazione e di avvicinamento al digitale. Eccoli di seguito.

  • Il linguaggio: in un mondo sempre più orientato all’ibridazione linguistica, è necessario pensare ad un’educazione alla comprensione e all’uso proprio dei termini tecnologici inglesi.
  • L’immagine: l’educazione all’immagine, alla sua produzione, al suo utilizzo, alla sua diffusione è senza dubbio un argomento sul quale è necessario strutturare percorsi dedicati ai più giovani.
  • L’utilizzo consapevole delle tecnologie, per evitare fenomeni di dipendenza o ludopatia. I servizi online dedicati al cittadino, che sono da promuovere in maniera più efficace sia per quanto riguarda l’esistenza che per quanto riguarda il funzionamento.
  • L’etica digitale, con particolare riferimento alla Netiquette e ai comportamenti da adottare (e a quelli da non adottare) nella propria esperienza online. La disconnessione consapevole, ovvero la sensibilizzazione sul corretto e consigliabile bilanciamento tra connessione e disconnessione delle persone.

Tavolo 2: “Infrastrutture e servizi per le imprese, servizi online per i cittadini”

Il tavolo dedicato al mondo delle imprese e ai servizi online dedicati ai cittadini ha messo in luce alcuni campi di intervento su cui intervenire per rendere più efficace e proficuo il mondo digitale. Ecco le maggiori rilevanze espresse.

  • Serve più uniformità dei servizi: spesso essi si differenziano a seconda dei Comuni, sia per quantità che per modalità: una maggiore omogeneità nell’offerta aiuterebbe senza dubbio ad una maggiore comprensione e quindi ad un maggiore utilizzo degli stessi.
  • Serve più semplicità: in un panorama di utenza molto eterogeneo dal punto di vista delle competenze, i servizi online devono essere facilmente accessibili e usufruibili - talvolta capita infatti che il primo problema del cittadino sia quello di trovare il servizio online che sta cercando mentre naviga. Il tema della semplicità si allarga anche alla questione dell’iscrizione e dell’autenticazione online: un’attività che può risultare complicata, e che allontana l’utente dai reali benefici concreti che può comportare (es.: servizi comunali, bonus diciottenni, bonus insegnanti…).
  • Serve più formazione, magari da potenziare attraverso la creazione della figura dei mediatori digitali, ovvero un team di educatori e/o tutor che aiuti le persone più in difficoltà con le nuove tecnologie.
  • Servono più opportunità: uno degli obiettivi principali che le Pubbliche Amministrazioni devono continuare a perseguire è la creazione di un ambiente fertile allo sviluppo, anche in senso digitale. Le imprese scelgono dove investire anche (e soprattutto) in base alle opportunità e ai servizi offerti dai territori: per questo, è necessario strutturare percorsi di collaborazione tra il mondo pubblico e quello privato che mirino ad una facilitazione dello sviluppo digitale. Qualche esempio? Più azioni per supportare le imprese che non sono nelle condizioni di utilizzare gli strumenti digitali esistenti, restando escluse dalle opportunità che ne conseguono. Più servizi online, più qualità nelle infrastrutture, come la banda larga nelle zone industriali.

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Ultimo aggiornamento: 18-01-2024, 14:30