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La quarta conferenza internazionale delle città gemellate con il popolo saharawi si è tenuta lo scorso fine settimana a Castiglioncello di Rosignano (Livorno) in un momento particolarmente difficile per la popolazione che sta affrontando, nei campi profughi allestiti nel deserto algerino, l’ennesima emergenza: una bomba d’acqua ha infatti recentemente distrutto centri sanitari, scuole, asili e centinaia di famiglie sono rimaste senza riparo.
All’incontro di Castiglioncello, i comuni italiani gemellati con gli “insediamenti” saharawi hanno confermato i rispettivi Patti di Amicizia, alla presenza delle autorità saharawi e del sen. Stefano Vaccari, presidente dell’intergruppo parlamentare di solidarietà con il popolo saharawi.
In rappresentanza dei comuni emiliano-romagnoli è intervenuta l’assessore al Terzo Settore del comune di Formigine Simona Sarracino, sottolineando che, in regione, sono oltre 60 gli Enti locali gemellati che portano avanti progetti umanitari in modo coordinato grazie all’istituzione del “Tavolo-Paese Saharawi”, al quale partecipano tutti i “soggetti della cooperazione decentrata” dell’Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda il Comune di Formigine, è stato sottoscritto il rinnovo del patto di Amicizia con la daira di Edchera, del quale nel 2016 ricorre il ventennale. Nei prossimi giorni, arriveranno in città tre ragazzine per ricevere cure nell’ambito del progetto sanitario sulla calcolosi renale, che l’associazione di solidarietà con il popolo saharawi Kabara Lagdaf ha posto in essere in collaborazione con il Policlinico di Modena. Le giovani saranno ospitate all’interno della “Guest house” comunale, la foresteria di Villa Sabbatini recentemente ristrutturata.
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Ultimo aggiornamento: 18-01-2024, 14:28